Nei suoi quasi mille anni di storia, la produzione del vino ha sempre accompagnato Castello di Meleto e oggi l’obiettivo è fare esprimere al meglio il talento di questo luogo.
Castello di Meleto è una realtà complessa e affascinante dove si intrecciano storia, vino e turismo. Ci troviamo a Gaiole in Chianti, a 30 km da Siena e a 60 km da Firenze, nel cuore del Chianti Classico.
La storia di Castello di Meleto è molto originale. Il suo legame con il vino è iniziata nell’XI secolo con i monaci benedettini ma risale al 1256 la prima citazione scritta del suo nome. Da allora, la fisionomia esterna del castello è rimasta quasi immutata: alla vista, il maniero si presenta perfettamente integro.
Nel 1966, l’agricoltura italiana ha vissuto un periodo di grande fervore con l’entrata in vigore del Piano Verde e la caduta delle barriere doganali nel Mercato Comune, che nel giro di due anni hanno riportato nelle campagne circa centomila lavoratori.
Nel maggio del 1968, Gianni Mazzocchi, direttore del giornale di economia mensile Quattrosoldi, ideò l’Operazione Vigneti, quello che oggi definiremo un crowdfunding. Invitò i lettori a partecipare all’acquisto delle azioni aziendali al prezzo di diecimila lire l’una, con l’obbligo di un minimo di cento; cifra piuttosto importante dato che all’epoca lo stipendio medio di un italiano era di circa centoventimila lire.
Questa iniziativa portò ad ottimi risultati, infatti in soli due mesi si riuscì a superare il mezzo miliardo di lire; grazie a questi fondi, si decise di ripristinare la viticoltura a Meleto, eliminando la mezzadria assumendo i primi lavoratori di vigna, figure ancora operative. Nacque così la Viticola Toscana, realizzazione di un sogno di milleseicento persone di tutta Italia, che ha permesso di recuperare un patrimonio italiano che rischiava di andare perduto.
L’Unità Geografica Aggiuntiva (UGA) è una classificazione introdotta dal Consorzio di Tutela del Chianti Classico nel 2021 con l’obiettivo di esaltare le caratteristiche peculiari di ogni singola zona della denominazione. L’UGA di Gaiole in Chianti si colloca subito ai piedi dei Monti del Chianti, è la più estesa ed è una delle zone più fresche dell’intera denominazione. La vite è presente meno densamente di altre UGA e il paesaggio alterna vigneti a boschi, preservando una grande biodiversità e mitigando il clima.
La vastità dell’UGA di Gaiole consente di avere espressioni diverse a seconda della posizione. I suoli vanno dal galestro all’alberese, fino all’arenaria alle maggiori altitudini. Questa variabilità si riflette nelle espressioni dei prodotti di Castello di Meleto, in particolare nelle Gran Selezioni, provenienti da singole vigne particolarmente vocate. Queste caratteristiche si traducono in vini dotati di grande eleganza, contemporaneità e freschezza, con sentori che vanno dal floreale di violetta al fruttato.